California.
E' il 9 agosto del 2004 quando ci imbarchiamo su un volo della Delta Airlines diretti per la California. Sbarchiamo all'aeroporto di Oakland.
Prima tappa San Francisco, appena arrivato noleggiamo una auto con la quale percorreremo la costa sino a Los Angeles.
San Francisco e le città che la circondano costituiscono uno degli agglomerati più cosmopoliti del mondo, con zone urbane gradevoli e incredibilmente vicine a incantevoli e vaste zone naturali, accessibili a tutti. Il Big One, il terremoto del 1906 ha dato a San Francisco l'opportunità di rinnovarsi.
In una sola giornata, potresti visitare un museo d'arte, pranzare a Chinatown, attraversare il Golden Gate Bridge e compiere un'escursione sul Mt. Tamplais.
San Francisco è spettacolare dal punto di vista panoramico, è sempre stata in vetta alle classifiche delle città più amate degli Stati Uniti. Le sue strade, che corrono in salita per poi ridiscendere bruscamente, offrono viste straordinarie. Sullo sfondo si estende la baia, attraversata da uno dei ponti più famosi del mondo, il Golden Gate Bridge, lungo 2 miglia e con l'ampiezza massima di 1260 mt che collega San Francisco a Marin Country, nell'anno della sua inaugurazione era il ponte sospeso più lungo del mondo, la manutenzione della struttura è estremamente curata: ogni settimana una squadra di 25 pittori impiega enormi quantità di vernice rossa per mantenere impeccabile l'aspetto del ponte. Ponte che per tutto il tempo in cui siamo stati a San Francisco, era perennemente avvolto in una coltre di nebbia. Al largo della baia di San Francisco possiamo vedere un'isola rocciosa, la quale ha ospitato dal 1033 al 1963 il carcere più famoso deli Stati uniti: Alcatraz, soprannominato "The Rock", un penitenziario a prova di evasione, che ha ospitato Al Capone, e che purtroppo non sono riuscita a visitare perché le code per il traghetto erano abbastanza lunghe e non lasciavano speranze così ci siamo recati al Fischerman's Wharf, un tempo molo per pescatori, ma ora quella che io definirei una trappola per turisti con centri commerciali, sciocchi musei, e possibilità di alloggio. L'unica attrazione del Fischerman's Wharf è il Pier 39, un molo ristrutturato su cui sorgono ristoranti e negozi di souvenir, branchi di fotogenici leoni marini, una giostra veneziana per i più piccoli e un bellissimo acquario.
Tra le zone della città da non perdere il quartiere finanziario, noto come il Financial District che si estende tra Union Square e la baia e che presenta un interessa puramente architettonico. L'edificio più alto di San Francisco è il Transamerica Pyramid completato nel 1972, nella sua piazza si tengono concerti ogni venerdì estivo nell'ora di pranzo. Ogni palazzo ha le caratteristiche scale di acciaio che penzolano, le vediamo nei film solitamente, chi non ricorda Richard Gere quando ne tira giù una per salire dalla sua amata Vivien in Pretty Woman???
Da non perdere Chinatown, il quartiere più variopinto e affollato di San Francisco. All'esterno di ogni negozio i venditori cercavano di accaparrarsi gli acquirenti, tanti negozi dedicati alla fotografia e a ogni sorta di tecnologia. La visita di Chinatown inizia attraversando una grande porta, un arco, sormontato da un dragone che immette sulla via principale, Grant street. Ovunque in questo quartiere possiamo osservare balconi e templi cinesi situati ai piani superiori delle case. Ross Alley è un vicolo molto pittoresco: al n.56 si trova il Golden Gate Cookie Company, una nota rivendita non segnalata di biscotti della fortuna (i biglietti dei biscotti sono di argomento sexy o biblico).
Lasciata Chiantown ci siamo imbattuti in Noth Beach, originariamente il quartiere italiano della città, la zona colma di ristoranti e caffè italiani. Negli anni 50 si è riempito di jazz bar e locali di streap-tease.
Per i pernotti siamo andati a scrocco, ospiti dello zio che vive in una località vicina a San Francisco in uno di quei quartieri americani come siamo abituati a vedere nei film, la casetta circondata dal giardino, rete da basket montata all'esterno e finestre e porte chiuse con una semplice serratura, la delinquenza in quei posti è severamente punita, si è addirittura autorizzati a sparare a chi entra in casa senza permesso!!!
A pranzo ho preferito andare sul sicuro, solo ristoranti italiani, e ce ne sono davvero tanti, piatto forte? Linguine all'Alfredo e calamari fritti...in voga e gettonati i più noti fast food e i bar con i tavolini che ricordano tanto la nota e fortunata serie tv "Happy days" dove servono frittelle e uova strapazzate con ogni sorta di salsa a colazione, per noi italiani un insulto alla cucina e al buon gusto e poi guai a chi ci tocca il caffè, che loro ci spacciano per espresso, niente a che fare con il nostro.
Una mattina decidiamo di partire alla volta della capitale, Sacramento, caldo torrido, afa, troviamo refrigerio all'interno di un grande centro commerciale.
Sacramento per gli americani è oggetto di numerose barzellette e viene considerata la città degli ignoranti, ma si riscatta offrendo numerosi punti di interesse , possiede infatti uno dei porti più trafficati del paese, due rinomate università e tantissimi ottimi ristoranti e musei. Noi non ci soffermiamo molto per il troppo caldo, San Francisco era più fresca, ad agosto c'era gente persiano col cappotto ma anche gente in spiaggia a prendere il sole...
Dopo 4 giorni a san Francisco decidiamo di metterci in viaggio verso Los Angeles, ci fermiamo nella città di Carmel nota come Carmel by the sea, quel giorno è particolarmente affollata per un raduno di Ferrari e auto d'epoca. Non ci fermiamo molto, giusto un giro sul lungomare, Carmel è una città definita piuttosto noiosa dai suoi cittadini, l'aspetto pittoresco della città viene preservato da regolamenti municipali che vietano l'installazione di semafori, marciapiedi e, in alcune zone del centro, di cassette della posta. dato che non viene effettuata la consegna della posta a domicilio, l'area è sprovvista di numeri civici.
Lasciamo Carmel e ci dirigiamo in una riserva naturale La point Lobos State Reserve, è una rocciosa riserva naturale lungo la costa composta da terraferma e terre sommerse. Percorriamo i numerosi sentieri, dai quali scorgiamo numerosi isolotti frequentati da leoni marini e numerose specie di uccelli, un vero e proprio paradiso. All'improvviso siamo circondati da una famiglia di scoiattoli che si avvicinano a noi in cerca di cibo. Il parco è attraversato da numerosi e brevi sentieri, una delle mete preferite di Point Lobos è Devil's Cauldron, un soffione non ché mulinello d'acqua, l'ingesso al parco costa solo $7 per automobile.
Dopo questa meraviglia raggiungiamo Monterey, dove ci fermiamo per la notte e il giorno seguente. Alloggiamo in un motel, di quelli classici americani, siti lungo le autostrade e strade principali.
Visitiamo Cannery Row, un elegante quartiere composto da sette isolati in cui sorgono ristoranti e negozi di souvenir. Ma l'unica attrazione degna di attenzione di Cannery Row è il Monterey Bay Aquarium, dedicato alla flora e alla fuana marina della baia di Monterey. Uno dei principali punti di interesse è la Kelp Forest, una vasca in cui cresce una vera foresta di Kelp, all'interno della quale si possono osservare squali e altre creature marine, da non perdere anche il momento in cui viene dato da mangiare ai tonni, ci sono degli orari stabiliti per dare la possibilità a chi visita l'acquario di non perdersi lo spettacolo ed è davvero tale ed imperdibile.
Altro luogo interessante è il Fisherman's Wharf a pochi passi dal parco storico, è una vera e propria trappola per turisti, che comunque risulta divertente. Sul molo si trovano alcuni ristoranti e negozi, piatto forte la granseola e l'aragosta.
Lasciamo anche Monterey e proseguiamo sino a Santa Barbara, il paesaggio è variopinto ma anche deserto. Appena giunti a Santa Barbara cerchiamo uno sportello informazioni in cerca di una sistemazione per passare la notte, e non appena trovato andiamo in giro per la città. A Santa Barbara si respira subito l'aria della California, quella on the beach, quella delle spiagge immense e ricche di palme che le sovrastano, fa molto caldo, lungo le strade vediamo ragazzi che si cimentano in acrobazie con gli skates ma anche chi fa footing e gira in rollerblade sulle piste ciclabili in spiaggia.
La città deve il suo appellativo di "riviera della California" alla sua posizione sul mare, alla ricchezza della popolazione e all'architettura mediterranea.
E' una gradevole località balneare che, oltre ad ospitare boutique di lusso e ristoranti eleganti, offre diversi musei, chilometri di piste ciclabili e ampie possibilità di praticare sport acquatici. Le strade del centro sono sempre molto affollate, soprattutto nei fine settimana estivi, quando gli amanti del mare della California, invadono le spiagge della cittadina.
Da non perdere lo Stearn Wharf, il molo di legno grezzo che si estende nella baia, è un ottimo punto per mangiare frutti di mare e per osservare i leoni marini. Il sea center del molo contiene vasche in cui vivono stelle e anemoni di mare, non lontano sorge lo Yacht harbor dove si possono compiere bellissime passeggiate e gustare piatti di pesce, da qua ogni mattina partono le gite in barca per ammirare l'alba o per osservare le balene.
Anche qua numerosi i ristoranti italiani, e che noi non ci facciamo mancare di provare.
Dopo aver respirato l'aria di mare per due giorni, partiamo per la nostra meta finale, Los Angeles.
Un inconveniente ci interrompe il viaggio, un tamponamento provocato da un ragazzo inesperto e fresco di patente, negli USA la prendono a 16 anni!
Arrivati a Los Angeles tocca andare all'aeroporto a cambiare auto.
Troviamo alloggio in un motel, vicino alla famosa Hollywood Walk of fame,la strade delle stelle, la percorro tutta, contiene più di 2000 stelle in marmo e bronzo incastonate nei marciapiedi, che riportano i nomi delle star di cinema, radio, tv e della musica, non perdo l'occasione di fare una foto su quella di Tom Cruise.
Proseguendo sulla walk of fame troviamo il Chinese Theatre, il quale deve la fama alle impronte lasciate nel cemento da più di 150 leggende dello schermo.
Non manca la gita per le vie di Beverly Hills, una città dentro la città, non diversa da quella che vediamo negli sceneggiati televisivi. Lungo le tortuose strade alberate sorgono le lussuose ville che hanno reso famosa la città.
Qua possiamo camminare tra le vie di Rodeo drive, strada fiancheggiata da raffinate boutique d'alta moda.
Per conoscere gli indirizzi delle case dei divi, basterà acquistare la piantina Star Home Maps presso qualsiasi rivenditore nella zona.
Ma sei sei a Los Angeles non puoi perderti la famosa spiaggia di Santa Monica, quella della nota serie Baywatch, chilometri di spiaggia costeggiata da viali alberati, palme altissime, numerose torrette e colonie di gabbiani. Una grande pista ciclabile per gli amanti dello sport. Questa spiaggia è nota per il santa Monica Pier, il molo cittadino con giochi e giostre. Vicino sorge un tratto di costa noto oggi come Venice beach, chiamato così perché un tempo era una desolata palude. E' un tratto da esplorare a piedi, non si trova mai parcheggio, per ammirare giocolieri, musicisti, venditori stravaganti, cartomanti, è qui che si estende il nucleo della vita e dell'animazione cittadina. per non farci mancare proprio nulla, abbiamo fatto anche una breve soste a Malibù, la mecca dei surfisti e degli appassionati della tintarella. L'accesso alla costa è garantito da diverse spiagge e parchi statali, ovunque vediamo cartelli che ci avvertono di stare attenti agli squali, motivo per il quale non ho avuto il coraggio di fare il bagno.
Sei sei a Los Angeles non puoi non far visita agli Hollywood Universal Studios, una vera e propria città, colma di negozi di souvenir, locali, ristoranti e set cinematografici nei quali svelano ogni sorta di segreto della realizzazione di un film.
L'ultimo giorno trascorso a Los Angeles ci siamo sentiti un poco bambini e siamo stati in uno dei parchi di divertimenti più famoso, Disneyland, vero e proprio paradiso per grandi e piccini, è possibile visitare il parco in un solo giorno ma ne occorrono almeno due per visitare tutte le attrazioni, mozzafiato lo spettacolo pirotecnico ricco di effetti scenici spettacolari che ci ha tenuti col naso all'insù per circa mezz'ora, emozionante la parata dei personaggi Disney più noti, per un giorno ci siamo sentiti come dei bambini, provando persino invidia per loro, abbiamo lasciato il parco divertimenti col cuore ricco di emozioni e al ritorno in albergo un piccolo saluto alla nota collina dove sovrasta la scritta Hollywood. Abbiamo salutato Los Angeles e la California col cuore in gola, con la speranza di poter ritornare per ammirare tutto ciò che questo paese ha ancora da offrire e che noi ci siamo persi, come i numerosi parchi, tra i quali lo Yosemite National Park, il Gran Canyon e Las Vegas la capitale del vizio, non ci resta che dire California aspettami!
Lia.
Fonte: Gruppo Viaggi Low Cost.
E' il 9 agosto del 2004 quando ci imbarchiamo su un volo della Delta Airlines diretti per la California. Sbarchiamo all'aeroporto di Oakland.
Prima tappa San Francisco, appena arrivato noleggiamo una auto con la quale percorreremo la costa sino a Los Angeles.
San Francisco e le città che la circondano costituiscono uno degli agglomerati più cosmopoliti del mondo, con zone urbane gradevoli e incredibilmente vicine a incantevoli e vaste zone naturali, accessibili a tutti. Il Big One, il terremoto del 1906 ha dato a San Francisco l'opportunità di rinnovarsi.
In una sola giornata, potresti visitare un museo d'arte, pranzare a Chinatown, attraversare il Golden Gate Bridge e compiere un'escursione sul Mt. Tamplais.
San Francisco è spettacolare dal punto di vista panoramico, è sempre stata in vetta alle classifiche delle città più amate degli Stati Uniti. Le sue strade, che corrono in salita per poi ridiscendere bruscamente, offrono viste straordinarie. Sullo sfondo si estende la baia, attraversata da uno dei ponti più famosi del mondo, il Golden Gate Bridge, lungo 2 miglia e con l'ampiezza massima di 1260 mt che collega San Francisco a Marin Country, nell'anno della sua inaugurazione era il ponte sospeso più lungo del mondo, la manutenzione della struttura è estremamente curata: ogni settimana una squadra di 25 pittori impiega enormi quantità di vernice rossa per mantenere impeccabile l'aspetto del ponte. Ponte che per tutto il tempo in cui siamo stati a San Francisco, era perennemente avvolto in una coltre di nebbia. Al largo della baia di San Francisco possiamo vedere un'isola rocciosa, la quale ha ospitato dal 1033 al 1963 il carcere più famoso deli Stati uniti: Alcatraz, soprannominato "The Rock", un penitenziario a prova di evasione, che ha ospitato Al Capone, e che purtroppo non sono riuscita a visitare perché le code per il traghetto erano abbastanza lunghe e non lasciavano speranze così ci siamo recati al Fischerman's Wharf, un tempo molo per pescatori, ma ora quella che io definirei una trappola per turisti con centri commerciali, sciocchi musei, e possibilità di alloggio. L'unica attrazione del Fischerman's Wharf è il Pier 39, un molo ristrutturato su cui sorgono ristoranti e negozi di souvenir, branchi di fotogenici leoni marini, una giostra veneziana per i più piccoli e un bellissimo acquario.
Tra le zone della città da non perdere il quartiere finanziario, noto come il Financial District che si estende tra Union Square e la baia e che presenta un interessa puramente architettonico. L'edificio più alto di San Francisco è il Transamerica Pyramid completato nel 1972, nella sua piazza si tengono concerti ogni venerdì estivo nell'ora di pranzo. Ogni palazzo ha le caratteristiche scale di acciaio che penzolano, le vediamo nei film solitamente, chi non ricorda Richard Gere quando ne tira giù una per salire dalla sua amata Vivien in Pretty Woman???
Da non perdere Chinatown, il quartiere più variopinto e affollato di San Francisco. All'esterno di ogni negozio i venditori cercavano di accaparrarsi gli acquirenti, tanti negozi dedicati alla fotografia e a ogni sorta di tecnologia. La visita di Chinatown inizia attraversando una grande porta, un arco, sormontato da un dragone che immette sulla via principale, Grant street. Ovunque in questo quartiere possiamo osservare balconi e templi cinesi situati ai piani superiori delle case. Ross Alley è un vicolo molto pittoresco: al n.56 si trova il Golden Gate Cookie Company, una nota rivendita non segnalata di biscotti della fortuna (i biglietti dei biscotti sono di argomento sexy o biblico).
Lasciata Chiantown ci siamo imbattuti in Noth Beach, originariamente il quartiere italiano della città, la zona colma di ristoranti e caffè italiani. Negli anni 50 si è riempito di jazz bar e locali di streap-tease.
Per i pernotti siamo andati a scrocco, ospiti dello zio che vive in una località vicina a San Francisco in uno di quei quartieri americani come siamo abituati a vedere nei film, la casetta circondata dal giardino, rete da basket montata all'esterno e finestre e porte chiuse con una semplice serratura, la delinquenza in quei posti è severamente punita, si è addirittura autorizzati a sparare a chi entra in casa senza permesso!!!
A pranzo ho preferito andare sul sicuro, solo ristoranti italiani, e ce ne sono davvero tanti, piatto forte? Linguine all'Alfredo e calamari fritti...in voga e gettonati i più noti fast food e i bar con i tavolini che ricordano tanto la nota e fortunata serie tv "Happy days" dove servono frittelle e uova strapazzate con ogni sorta di salsa a colazione, per noi italiani un insulto alla cucina e al buon gusto e poi guai a chi ci tocca il caffè, che loro ci spacciano per espresso, niente a che fare con il nostro.
Una mattina decidiamo di partire alla volta della capitale, Sacramento, caldo torrido, afa, troviamo refrigerio all'interno di un grande centro commerciale.
Sacramento per gli americani è oggetto di numerose barzellette e viene considerata la città degli ignoranti, ma si riscatta offrendo numerosi punti di interesse , possiede infatti uno dei porti più trafficati del paese, due rinomate università e tantissimi ottimi ristoranti e musei. Noi non ci soffermiamo molto per il troppo caldo, San Francisco era più fresca, ad agosto c'era gente persiano col cappotto ma anche gente in spiaggia a prendere il sole...
Dopo 4 giorni a san Francisco decidiamo di metterci in viaggio verso Los Angeles, ci fermiamo nella città di Carmel nota come Carmel by the sea, quel giorno è particolarmente affollata per un raduno di Ferrari e auto d'epoca. Non ci fermiamo molto, giusto un giro sul lungomare, Carmel è una città definita piuttosto noiosa dai suoi cittadini, l'aspetto pittoresco della città viene preservato da regolamenti municipali che vietano l'installazione di semafori, marciapiedi e, in alcune zone del centro, di cassette della posta. dato che non viene effettuata la consegna della posta a domicilio, l'area è sprovvista di numeri civici.
Lasciamo Carmel e ci dirigiamo in una riserva naturale La point Lobos State Reserve, è una rocciosa riserva naturale lungo la costa composta da terraferma e terre sommerse. Percorriamo i numerosi sentieri, dai quali scorgiamo numerosi isolotti frequentati da leoni marini e numerose specie di uccelli, un vero e proprio paradiso. All'improvviso siamo circondati da una famiglia di scoiattoli che si avvicinano a noi in cerca di cibo. Il parco è attraversato da numerosi e brevi sentieri, una delle mete preferite di Point Lobos è Devil's Cauldron, un soffione non ché mulinello d'acqua, l'ingesso al parco costa solo $7 per automobile.
Dopo questa meraviglia raggiungiamo Monterey, dove ci fermiamo per la notte e il giorno seguente. Alloggiamo in un motel, di quelli classici americani, siti lungo le autostrade e strade principali.
Visitiamo Cannery Row, un elegante quartiere composto da sette isolati in cui sorgono ristoranti e negozi di souvenir. Ma l'unica attrazione degna di attenzione di Cannery Row è il Monterey Bay Aquarium, dedicato alla flora e alla fuana marina della baia di Monterey. Uno dei principali punti di interesse è la Kelp Forest, una vasca in cui cresce una vera foresta di Kelp, all'interno della quale si possono osservare squali e altre creature marine, da non perdere anche il momento in cui viene dato da mangiare ai tonni, ci sono degli orari stabiliti per dare la possibilità a chi visita l'acquario di non perdersi lo spettacolo ed è davvero tale ed imperdibile.
Altro luogo interessante è il Fisherman's Wharf a pochi passi dal parco storico, è una vera e propria trappola per turisti, che comunque risulta divertente. Sul molo si trovano alcuni ristoranti e negozi, piatto forte la granseola e l'aragosta.
Lasciamo anche Monterey e proseguiamo sino a Santa Barbara, il paesaggio è variopinto ma anche deserto. Appena giunti a Santa Barbara cerchiamo uno sportello informazioni in cerca di una sistemazione per passare la notte, e non appena trovato andiamo in giro per la città. A Santa Barbara si respira subito l'aria della California, quella on the beach, quella delle spiagge immense e ricche di palme che le sovrastano, fa molto caldo, lungo le strade vediamo ragazzi che si cimentano in acrobazie con gli skates ma anche chi fa footing e gira in rollerblade sulle piste ciclabili in spiaggia.
La città deve il suo appellativo di "riviera della California" alla sua posizione sul mare, alla ricchezza della popolazione e all'architettura mediterranea.
E' una gradevole località balneare che, oltre ad ospitare boutique di lusso e ristoranti eleganti, offre diversi musei, chilometri di piste ciclabili e ampie possibilità di praticare sport acquatici. Le strade del centro sono sempre molto affollate, soprattutto nei fine settimana estivi, quando gli amanti del mare della California, invadono le spiagge della cittadina.
Da non perdere lo Stearn Wharf, il molo di legno grezzo che si estende nella baia, è un ottimo punto per mangiare frutti di mare e per osservare i leoni marini. Il sea center del molo contiene vasche in cui vivono stelle e anemoni di mare, non lontano sorge lo Yacht harbor dove si possono compiere bellissime passeggiate e gustare piatti di pesce, da qua ogni mattina partono le gite in barca per ammirare l'alba o per osservare le balene.
Anche qua numerosi i ristoranti italiani, e che noi non ci facciamo mancare di provare.
Dopo aver respirato l'aria di mare per due giorni, partiamo per la nostra meta finale, Los Angeles.
Un inconveniente ci interrompe il viaggio, un tamponamento provocato da un ragazzo inesperto e fresco di patente, negli USA la prendono a 16 anni!
Arrivati a Los Angeles tocca andare all'aeroporto a cambiare auto.
Troviamo alloggio in un motel, vicino alla famosa Hollywood Walk of fame,la strade delle stelle, la percorro tutta, contiene più di 2000 stelle in marmo e bronzo incastonate nei marciapiedi, che riportano i nomi delle star di cinema, radio, tv e della musica, non perdo l'occasione di fare una foto su quella di Tom Cruise.
Proseguendo sulla walk of fame troviamo il Chinese Theatre, il quale deve la fama alle impronte lasciate nel cemento da più di 150 leggende dello schermo.
Non manca la gita per le vie di Beverly Hills, una città dentro la città, non diversa da quella che vediamo negli sceneggiati televisivi. Lungo le tortuose strade alberate sorgono le lussuose ville che hanno reso famosa la città.
Qua possiamo camminare tra le vie di Rodeo drive, strada fiancheggiata da raffinate boutique d'alta moda.
Per conoscere gli indirizzi delle case dei divi, basterà acquistare la piantina Star Home Maps presso qualsiasi rivenditore nella zona.
Ma sei sei a Los Angeles non puoi perderti la famosa spiaggia di Santa Monica, quella della nota serie Baywatch, chilometri di spiaggia costeggiata da viali alberati, palme altissime, numerose torrette e colonie di gabbiani. Una grande pista ciclabile per gli amanti dello sport. Questa spiaggia è nota per il santa Monica Pier, il molo cittadino con giochi e giostre. Vicino sorge un tratto di costa noto oggi come Venice beach, chiamato così perché un tempo era una desolata palude. E' un tratto da esplorare a piedi, non si trova mai parcheggio, per ammirare giocolieri, musicisti, venditori stravaganti, cartomanti, è qui che si estende il nucleo della vita e dell'animazione cittadina. per non farci mancare proprio nulla, abbiamo fatto anche una breve soste a Malibù, la mecca dei surfisti e degli appassionati della tintarella. L'accesso alla costa è garantito da diverse spiagge e parchi statali, ovunque vediamo cartelli che ci avvertono di stare attenti agli squali, motivo per il quale non ho avuto il coraggio di fare il bagno.
Sei sei a Los Angeles non puoi non far visita agli Hollywood Universal Studios, una vera e propria città, colma di negozi di souvenir, locali, ristoranti e set cinematografici nei quali svelano ogni sorta di segreto della realizzazione di un film.
L'ultimo giorno trascorso a Los Angeles ci siamo sentiti un poco bambini e siamo stati in uno dei parchi di divertimenti più famoso, Disneyland, vero e proprio paradiso per grandi e piccini, è possibile visitare il parco in un solo giorno ma ne occorrono almeno due per visitare tutte le attrazioni, mozzafiato lo spettacolo pirotecnico ricco di effetti scenici spettacolari che ci ha tenuti col naso all'insù per circa mezz'ora, emozionante la parata dei personaggi Disney più noti, per un giorno ci siamo sentiti come dei bambini, provando persino invidia per loro, abbiamo lasciato il parco divertimenti col cuore ricco di emozioni e al ritorno in albergo un piccolo saluto alla nota collina dove sovrasta la scritta Hollywood. Abbiamo salutato Los Angeles e la California col cuore in gola, con la speranza di poter ritornare per ammirare tutto ciò che questo paese ha ancora da offrire e che noi ci siamo persi, come i numerosi parchi, tra i quali lo Yosemite National Park, il Gran Canyon e Las Vegas la capitale del vizio, non ci resta che dire California aspettami!
Lia.
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